Solarium, 2014 – 2016
Progetto fotografico e video, Roma
Still life/Street life
Nella serie di lavori titolati Solarium (immagini fotografiche e video) De Luca continua la sua azione artistica, che tende ad attivare la riflessione, costruendo appositamente alcuni inciampi capaci di riavviare il meccanismo del pensiero, a minare la fondatezza dei luoghi comuni e rendere visibile quanto si nasconde dietro l’apparenza delle cose, nell’intento di rovesciare la realtà.
L’insistita frontalità delle immagini, immobili e sospese o impercettibilmente transitorie, in cui convivono sublimità e banalità, fasto e desolazione, bellezza e disfacimento, naturalità e messa in scena, allude alla caducità della condizione umana, in una trasposizione contemporanea delle tradizionali nature morte.
Fotogrammi di una realtà fittizia, accattivante e perfino patinata, esposta 24 ore su 24 in composizioni ordinate alla luce artificiale che esalta i colori e le forme e cela in una reiterata sospensione temporale l’inevitabile decomposizione. Mostrano e insieme nascondono. Congelano l’emotività, mettono in atto una riflessione sull’ambiguità della percezione.
Loredana Rea
Solarium, 2014 – 2016
Video and photographic project, Roma
Still life/Street life
In the series of works titled “Solarium” (photographic images and videos), De Luca continues his artistic action, aiming to activate reflection by deliberately constructing stumbling blocks capable of restarting the thought process, undermining the foundation of commonplaces, and making visible what hides behind the appearance of things, with the intention of overturning reality. The insistent frontality of the images, motionless and suspended or imperceptibly transitory, where sublimity and banality, splendor and desolation, beauty and decay, naturalness, and staging coexist, alludes to the transience of the human condition. It is a contemporary transposition of traditional still lifes.
Frames of a fictitious reality, captivating and even polished, exposed 24 hours a day in orderly compositions under artificial light that enhances colors and shapes and hides the inevitable decomposition in a repeated temporal suspension. They show and simultaneously conceal. They freeze emotionality, enact a reflection on the ambiguity of perception.