Homefocus

  • 2005
  • 2008

 

Homefocus, 2005-2008

poliestere ritagliato su fotografia

De Luca ha deciso di muoversi nel territorio che spazia tra decostruzione e ricomposizione dei segni e ha situato il suo lavoro su uno sfondo rischioso e ostico per il gusto contemporaneo, scegliendo di privilegiare la memoria familiare, il diario privato, la dimensione domestica. I fogli di poliestere opalino intagliati secondo l’architettura domestica ruotata e variata nella scala, ripiegati e sovrapposti alle fotografie di volti o di gruppi, permettono una lettura parziale che lascia intravedere proprio nell’atto di escludere.
La distanza tra poliestere e superficie fotografica accentua dinamicamente la sensazione di fuori-fuoco e insiste, alimentando la differenza tra visibile e pressoché invisibile, sulla funzione di traguardo assunta da un disegno fondato sull’azione di asportare particolari in eccesso. Tutto il lavoro sembra fondato sulla tesi per cui il punto di vista mediato dai modelli familiari induce a vedere ciò che già sappiamo guardare.

Massimo Arioli

 

Homefocus, 2005-2008

Polyester cut on photography

De Luca has decided to move within the territory that ranges between deconstruction and recomposition of signs and has placed his work against a risky and challenging backdrop for contemporary taste, choosing to privilege family memory, private diary, and the domestic dimension. Opaline polyester sheets cut according to rotated and varied domestic architecture in scale, folded, and overlaid on photographs of faces or groups, allow for a partial reading that reveals precisely in the act of excluding. The distance between polyester and photographic surface dynamically accentuates the sensation of blur and insists, fueling the difference between visible and nearly invisible, on the function of a goal assumed by a design based on the action of removing excess details. The entire work seems to be based on the thesis that the perspective mediated by family models induces us to see what we already know how to look at.

Massimo Arioli