Fiducia, 2018
Progetto fotografico
I cartelloni compaiono a Roma ogni volta che l’occasione elettorale ne richiede la presenza cercando di attirare consensi sempre più demotivati da politici che non toccano la realtà e non risolvono.
Ogni volta le lastre metalliche e i tubi innocenti accolgono carta e slogan, stratificando volti, sguardi ammiccanti, sorrisi tirati.
L’immagine è quella dell’attesa, di un vuoto che aspetta le somme, una tabula rasa di ruggine maculata che sembra comunicare fisicamente un sentimento di disfatta e abbandono.
Il caso, solo lui ha in mano la chiave di volta, la password che rilancia la disfatta; in alto a destra, isolata da tutto, su un cartellone centrale, compare la scritta superstite, la sopravvissuta alla sparizione: FIDUCIA.
Fiducia, 2018
Photographic Project
Billboards appear in Rome every time the electoral occasion requires their presence, attempting to attract approval increasingly demotivated by politicians who do not touch reality and do not solve problems. Each time, metal plates and innocent tubes welcome paper and slogans, layering faces, winking glances, and strained smiles.
The image is one of waiting, of a void waiting for sums, a blank slate of stained rust that seems to physically convey a sense of defeat and abandonment. Chance, only it holds the key, the password that relaunches the defeat; in the top right corner, isolated from everything, on a central billboard, the inscription appears: survivor, the one who survived disappearance: TRUST.