L’intervallo, il congelamento, l’apnea, la precarietà, un moto ascensionale dell’emersione, l’epifania di qualcosa che è nascosto, che appare e si rivela. Quasi tutta la ricerca di Iginio De Luca, del resto, si svolge (e talora si riavvolge) nell’attenzione alle condizioni di soglia, là dove prendono forma confini mobili, i momenti in cui avvengono i passaggi di stato, in cui la percezione di chi osserva trasforma le persone, i luoghi e le cose in qualcos’altro. Le sue opere si manifestano così, talora accadendo in maniera repentina, quasi accidentale, irripetibile, nella forzatura di una linea tra interno ed esterno, visibile e invisibile, pubblico e privato, comico e tragico, tra personale e politico. La soglia, in tal modo, è intesa come luogo spiazzante d’incertezza ma anche di possibilità inaudite, e con questo spirito viene visitata e poi sovrascritta, contravvenendo alle regole, mettendo in crisi le convenzioni.
Pietro Gaglianò
The interval, freezing, apnea, precariousness, an upward motion of emergence, the epiphany of something hidden, appearing and revealing itself. Almost all of Iginio’s De Luca research, moreover, unfolds (and sometimes rewinds) in attention to threshold conditions, where flexible boundaries take shape, moments when state transitions occur, where the perception of the observer transforms people, places, and things into something else. His works manifest in this way, sometimes happening suddenly, almost accidentally, irreproducible, in the forcing of a line between inside and outside, visible and invisible, public and private, comic and tragic, between personal and political. The threshold, in this manner, is understood as a disconcerting place of uncertainty but also of unheard-of possibilities, and with this spirit, it is visited and then overwritten, contravening rules, challenging conventions.
Pietro Gaglianò