iailat, 2018
Blitz sonoro nei pressi dei seggi elettorali, Roma 4 marzo 2018
a cura di Silvano Manganaro
La mattina di domenica 4 marzo l’Italia si desta… e (almeno in parte) va a votare! Allo stesso modo l’istallazione sonora Iailat pensata da Iginio De Luca per l’Auditorium – Parco della Musica di Roma – esce dal foyer dell’edificio progettato da Renzo Piano per diffondersi nella città, insinuandosi in vie e piazze fino a giungere di fronte ai seggi elettorali. L’intervento che Iginio De Luca, per tutto il mese di febbraio, ha presentato al Sound Corner dell’Auditorium prende una nuova forma, trasformandosi in qualcosa d’altro. Iailat è una traccia sonora dell’inno d’Italia allungata e distorta, una riduzione di velocità dell’80% che rende irriconoscibile il celebre brano scritto da Mameli. Quasi inaspettatamente, nel mese scorso, questo lunghissimo Fratelli d’Italia si è rivelato essere una perfetta metafora del Paese e dell’attuale clima elettorale: la lentezza e la pesantezza di un intero popolo incapace di uscire dalla melma nella quale è finito. Lo stesso titolo (anagramma della parola Italia) si presenta come immagine di una nazione smembrata, divisa e insensata, che diventa altro da sé nel tentativo di darsi una nuova configurazione che sembra, però, non arrivare mai (si è attesa a lungo la nascita di una Seconda Repubblica che, mai compiuta, ci accompagna ad una Terza).
Ed è così che l’istallazione sonora di Iginio De Luca non poteva non trasformarsi in uno dei suoi celebri blitz. Una pratica che l’artista porta avanti da anni: brevi incursioni nello spazio pubblico che diventano agenti provocatori, interventi spot in grado di teatralizzare la nostra storia. Nulla a che vedere con l’idea di attivismo politico… piuttosto una guerriglia culturale, degli interventi flash in grado di concentrare in piccoli e brevi gesti la potenza di un j’accuse che usa l’ironia come strumento principe.
In questo caso un furgone con casse acustiche diffonderà Iailat davanti ai seggi elettorali aperti e, benché Fratelli d’Italia resterà inintelligibile per la totalità delle persone che si recheranno a votare, sarà la colonna sonora perfetta per questa giornata che si presenta – mai come in questo caso – mesta e foriera di cupi scenari.
Silvano Manganaro
iailat, 2018
Sound blitz near the polling stations, Rome March 4, 2018
Curated by Silvano Manganaro
On the morning of Sunday, March 4th, Italy wakes up… and (at least in part) goes to vote! Similarly, the sound installation Iailat conceived by Iginio De Luca for the Auditorium Parco della Musica in Rome – exits the foyer of the building designed by Renzo Piano to spread throughout the city, infiltrating streets and squares until reaching the polling stations. The intervention that Iginio De Luca presented at the Sound Corner of the Auditorium throughout the month of February takes on a new form, transforming into something else. Iailat is a sound track of the Italian anthem elongated and distorted, a reduction of speed by 80% that makes the famous piece written by Mameli unrecognizable. Almost unexpectedly, last month, this very long Fratelli d’Italia turned out to be a perfect metaphor for the country and the current electoral climate: the slowness and heaviness of an entire population unable to emerge from the mire it has fallen into. The same title (an anagram of the word Italia) presents itself as an image of a nation dismembered, divided, and senseless, becoming other than itself in the attempt to give itself a new configuration that seems, however, never to arrive (the birth of a Second Republic has long been awaited, never completed, accompanying us to a Third).
And so Iginio De Luca’s sound installation could not fail to transform into one of his famous blitzes. A practice that the artist has been carrying out for years: brief incursions into public space that become provocative agents, spot interventions capable of theatricalizing our history. Nothing to do with the idea of political activism… rather a cultural guerrilla, flash interventions capable of concentrating in small and brief gestures the power of a j’accuse that uses irony as its main tool.
In this case, a van with loudspeakers will broadcast Iailat in front of the open polling stations, and although Fratelli d’Italia will remain unintelligible to the majority of people who will go to vote, it will be the perfect soundtrack for this day that presents itself – never as in this case – sad and foreboding of dark scenarios.