Habemus Planetarium
blitz per la riapertura del Planetario – 28 Gennaio 2016, Roma
A quanto pare neppure il Giubileo Straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco ha sortito l’effetto di far riaprire “straordinariamente” i due Musei della Civiltà Romana e il Planetario, chiusi il 27 gennaio del 2014. Due anni fa l’ex Sindaco Marino ne decise infatti la chiusura, motivandola con la necessità di velocizzare alcuni lavori di “riqualificazione” all’interno delle due strutture. La gara per i lavori fu pubblicata lo stesso anno, ma ad oggi, dei lavori da effettuare non risulta ancora traccia e i musei sono di fatto ancora chiusi. A quanto pare il bando per l’affidamento dei lavori sembra sia stato ulteriormente rallentato dalle indagini di Mafia Capitale.
Sulla questione, il 27 gennaio 2016, è intervenuto con un altro dei suoi celebri e provocatori blitz, l’artista Iginio De Luca, che questa volta ha dovuto scomodare il Papa per far aprire la “Porta Santa” del Museo della Museo della Civiltà Romana, sede del Planetario e Museo Astronomico di Roma, rievocando le aperture delle porte delle grandi basiliche.
De Luca denuncia l’abbandono totale di questo sito caduto in balia delle “variabili cataclismiche e schizofreniche delle galassie burocratiche”, tra gli infiniti ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato. Prima Ignazio Marino che chiuse la sede, poi Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente capitolino ai beni culturali e infine il Commissario Tronca, tutte nuove stelle (de)cadenti, secondo l’autore, che hanno segnato il firmamento politico romano, pur non facendo nulla per sbloccare la situazione, “quasi la materia oscura che pervade la burocrazia italiana – spiega l’artista – altro non sia come un brodo primordiale che tutto ingoia e niente risolve”.
“Per questo – prosegue ancora De Luca – brancolando nel buco nero della politica romana, vittime del vuoto decisionale della Costellazione degli inetti, non resta che affidarci alla Misericordia di Papa Francesco. Forse solo grazie alla sua intercessione divina potremo sperare nel miracolo gridando finalmente: ‘Habemus Planetarium’!”.
Habemus Planetarium
blitz for the reopening of the Planetarium – January 28, 2016, Rome
It seems that not even the Extraordinary Jubilee of Mercy proclaimed by Pope Francis had the effect of “extraordinarily” reopening the two Museums of Roman Civilization and the Planetarium, closed on January 27, 2014. Two years ago, former Mayor Marino decided to close them, citing the need to speed up some “redevelopment” works within the two structures. The tender for the works was published the same year, but to date, there is still no trace of the work to be done, and the museums are effectively still closed. Apparently, the tender for the awarding of the works seems to have been further delayed by the investigations of Mafia Capitale.
On the matter, on January 27, 2016, artist Iginio De Luca intervened with another of his famous and provocative blitzes, this time having to invoke the Pope to open the “Holy Door” of the Museum of Roman Civilization, home to the Planetarium and Astronomical Museum of Rome, evoking the openings of the doors of the great basilicas. De Luca denounces the total neglect of this site, which has fallen prey to the “cataclysmic and schizophrenic variables of bureaucratic galaxies,” among the endless appeals to the TAR and the Council of State. First Ignazio Marino, who closed the headquarters, then Claudio Parisi Presicce, Capitol Superintendent for cultural heritage, and finally Commissioner Tronca, all new (de)cadent stars, according to the author, who have marked the Roman political firmament, yet doing nothing to unlock the situation, “as if the dark matter pervading Italian bureaucracy were nothing more than a primordial broth that swallows everything and solves nothing.”
“For this reason,” De Luca continues, “fumbling in the black hole of Roman politics, victims of the decision-making void of the constellation of the inept, there is nothing left but to rely on the Mercy of Pope Francis. Perhaps only thanks to his divine intercession can we hope for the miracle, finally shouting: ‘Habemus Planetarium!'”